Ieri Michael Jordan è entrato nella Hall of Fame. I migliori di sempre per la classe del 2009. Ci sono anche fenomeni come John Stockton, David Robinson e allenatori leggendari del calibro di Jerry Sloan e Vivian Stringer (la quale ha potato tre differenti squadre alle Final Four, impresa mai riuscita a nessun altro allenatore, uomo o donna) ma a trainare l’evento e’ naturalmente MJ.
Jordan non delude fornendo l’ennesima prestazione da applausi della sua stellare carriera. Sei titoli, due ori olimpici e la consapevolezza di essere considerato come il piu’ grande di sempre. MJ bagna il suo discorso con lacrime genuine e ripropone anche a Springfield il concetto che ha contraddistinto la sua carriera: “Il basket ha significato praticamente tutto per me - dice a una platea attenta praticamente ipnotizzata dall’ex fenomeno dei Bulls - non sorprendetevi di vedermi un giorno giocare a 50 anni. Non ridete, i limiti, come le paure, sono spesso soltanto illusioni”.
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